martedì 19 agosto 2014

Montenegro che passione! L'inizio di un lungo viaggio


Volevo fare qualcosa di creativo per questa vacanza. Ho portato con me qualsiasi mezzo affinché potessi realizzare un video fantastico dell'intero viaggio, ma, a malincuore mi sono accorta che le riprese da fare erano troppe, e che montare il tutto richiedeva troppo tempo. Quindi, ho deciso di fare un diario di viaggio, e soprattutto scrivere, scrivere e scrivere. Vi racconterò del viaggio affinché possa illuminarvi, emozionare e affascinare. Insomma cercherò di farvi provare tutto ciò che ho provato e sto provando adesso, mentre scrivo da questo bar, sul lungomare di "Bar". Sorseggio un cappuccino comodamente seduta ammirando il mare.
Ma iniziamo dalla partenza.
Per motivi "vari" abbiamo scelto di partire con la nave e senza auto. Raggiunta la stazione centrale di Napoli, abbiamo preso un pullman che ci ha portato direttamente al porto di Bari. Siamo arrivati in anticipo (erano le 17,00 mentre l'arrivo era previsto per le 18) e alle ore 23 dovevamo imbarcarci. Sono state le 6 ore più lunghe della mia vita. Neanche al liceo il tempo passava così lentamente. Alla fine dopo tanto aspettare, alle 23 precise la nave parte. Il viaggio è stato tragico, avevamo tanto sonno e non sapevamo dove dormire. Io ci ho provato ovunque, dalle panchine del bar sul ponte alla moquette del corridoio per poi finire su delle "comode" poltrone, [ovviamente comode si fa per dire]. Stanca, a pezzi ma felice, alle 8 del giorno dopo, arriviamo al porto di Bar. Dopo aver fatto controllare i nostri documenti  e dopo aver detto di "No" a numerosi tassisti, ci fermiamo un secondo per fare colazione. Ai nostri occhi balza le numerosissima lista di pizze sul menù, di un bar-ristorante-pizzeria del porto. Qualcuna con un po di  kulen, qualche altra con del feferonen, tra una risata e l'altra ci incamminiamo verso la casa prenotata. E vengo accolta lungo la strana da una simpatica tartaruga che camminava allegramente per la strada...
Per arrivare alla casa che avevamo prenotato non è stato semplice. Abbiamo scoperto che nella zona di Bar poche persone parlano inglese, o meglio quasi nessuna. In realtà, prima che partissi, tutti mi dicevano che in Montenegro, le persone del luogo parlavano bene l'italiano, per questo l'ultimo dei miei pensieri era quello della lingua. Adesso, voi, immaginate due persone stremate dal viaggio, che hanno voglia di tuffarsi in acqua e poi farsi una doccia, che vorrebbero dormire e mangiare, e che per di più sono costretti a capire il montenegrino ottenendo pessimi risultati. Dopo mille peripezie riusciamo ad arrivare a destinazione. La giornata si è svolta in modo molto tranquillo. 
La sera affamati abbiamo assaggiato le cèvapi, piatto tipico della zona. Sarebbero delle polpette allungate di agnello. Ottime!
Ve le consiglio! Sono davvero buone. Inoltre abbiamo scoperto che il Montenegro non è per nulla costoso. 10 polpette accompagnate da patatine fritte costano solo 2,50 €. E vi assicuro che erano buone da morire! Insomma con 10euro abbiamo mangiato abbondantemente in due. 

Le prossime giornate ve le racconteró nel prossimo post. Continuo a sorseggiare questo cappuccino, che ovviamente non si può assolutamente paragonare a quello che fa Ciro, il barista giù da me, ma io di fare colazione con le cipolle proprio non ho voglia. :)


See u soon.
Valeriae.


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